Pellicola, tessuto e tela

per un’estetica dei materiali tra moda e cinema

Abstract

Questo articolo mette in evidenza le similitudini tra il cinema e la moda attraverso il concetto di “materialità”. In seguito al materiality turn delle scienze sociali e umane, nel corso degli ultimi anni le ricerche si sono intensificate anche nell’ambito dei film studies e dei media studies. Nel suo incrocio con i fashion studies, la materialità cinematografica acquisisce aspetti altamente suggestivi non ancora esplorati dal punto di vista delle affinità tra i due ambiti. Se la moda esiste essenzialmente attraverso il tessuto e le sue trame, il cinema esiste attraverso la pellicola proiettata su una tela, in un certo senso anch’essa tessuto. Ai suoi primordi, del resto il cinema era spesso associato al concetto di “manufatto” e la sua lavorazione era affidata a donne che avevano avuto esperienza in atelier di moda. Entrambi un prodotto della modernità, il cinema e la moda mantengono all’esterno una superficie (o involucro) al femminile basata su una technè. Con la creazione di un percorso teorico e concettuale l’articolo verterà su come l’estetica dei materiali (Cucinotta, 2018) nel cinema si costruisca anche attraverso concetti estrapolati dal mondo della moda. Presentando un’analisi critica e estetica di questa unione, vogliamo ricongiungerci ad uno spazio concettuale in cui le onde del tessuto creano il movimento delle immagini sulla tela e la pellicola stessa diviene tessuto su cui creare le linee narrative.